top of page

I LIBRI

 

Dante è considerato il padre della lingua italiana e la sua attività artistica spazia dalla produzione poetica, come le Rime, a quella filosofica, come il Convivio e la Quaestio de aqua et terra; dal trattato politico, come il De Monarchia, a quello linguistico-letterario, come il De vulgari eloquentia. Ma l’opera che ha consegnato Dante ad una fama imperitura è la Divina Commedia.

但丁被称为意大利语之父,他艺术创作领域宽广,从诗歌作品勒瑞母,到哲学作品飨宴和土地与水之问;从哲学论述帝制论到语言文学专著论俗语。但让但丁真正永垂青史的作品还是神曲。

convivio.jpg
CONVIVIO 飨宴

Il Convivio (scritta tra il 1303 e il 1308) dal latino convivium, ovvero "banchetto" (di sapienza), è la prima delle opere di Dante scritta subito dopo il forzato allontanamento di Firenze. L'opera consiste in un commento a varie canzoni dottrinali poste all'incipit, una vera e propria enciclopedia dei saperi più importanti per coloro che vogliano dedicarsi all'attività pubblica e civile senza aver compiuto gli studi regolari. È, pertanto, scritta in volgare per essere appunto capita da chi non ha avuto la possibilità in precedenza di studiare il latino. L'incipit del Convivio fa capire chiaramente che l'autore è un grande conoscitore e seguace di Aristotele; questi, infatti, viene citato con il termine "Lo Filosofo".

Il Convivio (成书于1303到1308年)书名来源于convivium(拉丁语),也就是宴会(banchetto 意大利语)。此书是但丁在被迫离开佛罗伦萨后,最早写就的作品之一。作品注重于对开场的几首理论诗歌的评论。对于想要从事公共和民众事业,却没有接受过正规教育的人来说,是涵盖重要知识的百科全书。为此,这本书用俗语写就,使得没有机会学习拉丁语的人也能接受。这本书的引言清楚地表明作者是亚里士多德的欣赏者和继承人,也因此他被敬称为“大哲学家”

de vulgari.jpg
DE VULGARI ELOQUENTIA 论俗语

Contemporaneo al Convivio, il De vulgari eloquentia è un trattato in lingua latina scritto da Dante Alighieri tra il 1303 e il 1304. Composto da un primo libro intero e da 14 capitoli del secondo libro, era inizialmente destinato a comprendere quattro libri. Pur affrontando il tema della lingua volgare, fu scritto in latino perché gli interlocutori a cui Dante si rivolse appartenevano all'élite culturale del tempo, che forte della tradizione della letteratura classica riteneva il latino senz'altro superiore a qualsiasi volgare, ma anche per conferire alla lingua volgare una maggior dignità: il latino era infatti usato soltanto per scrivere di legge, religione e trattati internazionali, cioè argomenti della massima importanza. Dante si lanciò in un'appassionata difesa del volgare, dicendo che meritava di diventare una lingua illustre in grado di competere se non uguagliare la lingua di Virgilio.

divina.jpg
LA DIVINA COMMEDIA 神曲

La Comedìa — titolo originale dell'opera: successivamente Giovanni Boccaccio attribuì l'aggettivo "Divina" al poema dantesco — è il capolavoro del poeta fiorentino ed è considerata la più importante testimonianza letteraria della civiltà medievale nonché una delle più grandi opere della letteratura universale. Viene definita "comedia" in quanto scritta in stile "comico", ovvero non aulico. Un'altra interpretazione si fonda sul fatto che il poema inizia da situazioni piene di dolore e paura e finisce con la pace e la sublimità della visione di Dio.

vita.jpg
LA VITA NUOVA 新生

La Vita Nova può essere considerata il "romanzo" autobiografico di Dante, in cui si celebra l'amore per Beatrice, presentata con tutte le caratteristiche proprie dello stilnovismo dantesco. Racconto della vita spirituale e della evoluzione poetica del Poeta, resa come exemplum, la Vita Nova è un prosimetro (brano caratterizzato dall'alternanza tra prosa e versi) e risulta strutturata in quarantadue (o trentuno) capitoli in prosa collegati in una storia omogenea, che spiega una serie di testi poetici composti in tempi differenti, tra cui hanno particolare rilevanza la canzone-manifesto Donne ch'avete intelletto d'amore e il celebre sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare.

bottom of page